MotoGp
MotoGP, le due giornate di test a Jerez: Bagnaia registra il miglior tempo, tre Ducati nella top five. Ecco le principali novità costruttori per il 2022
Si apre la stagione 2022 della MotoGP con i test ufficiali a Jerez. Di seguito le prime analisi sulle principali novità adottate dai costruttori.
Si apre ufficialmente la stagione 2022 per la MotoGP, con le prime due giornate di test ufficiali al Circuito de Jerez – Angel Nieto, in quel di Cadice.
La prima sessione se la prende Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu) col tempo di 1’37”313, staccando di soli 43 millesimi Johann Zarco (Pramac Racing). Al terzo posto si piazza Enea Bastianini (Team Gresini Racing MotoGP), a seguire troviamo Pecco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) davanti a Maverick Vinales (Aprilia Raacing), Alex Rins (Team Suzuki Ecstar) e Franco Morbidelli (Monster Energy Yamaha MotoGP). Nono posto per il campione del mondo in carica Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP). Esordio in MotoGP per Fabio Di Giannantonio (Team Gresini Racing MotoGP), Marco Bezzecchi (VR46 Racing Team), Darryn Binder (WithU Yamaha RNF MotoGP Team), Remy Gardner (Tech 3 KTM Factory Racing) e Raul Fernandez (Tech 3 KTM Factory Racing), il migliore fra i rookie. Tempi particolarmente ristretti per quanto riguarda la classifica, con diciassette piloti in un solo secondo. Bandiera rossa per Espargaro (Aprilia Racing), con nessuna conseguenza per il pilota.
Nella seconda giornata di test a Jerez, spicca nettamente Francesco Bagnaia, arrivando davanti a tutti con la sua Ducati e registrando il miglior tempo generale con 1’36”872, usando una gomma media. Più distacco rispetto alla prima prova: ben 0’452 di ritardo sul primo posto per Quartararo, con poco più di mezzo secondo per la terza posizione, occupata da Alex Rins. Ottime le prestazioni anche di Paul Espargaro e Vinales, che vanno a completare la top five. Stavolta il miglior debuttante è stato Di Giannantonio. Caduta invece per Binder.
Ecco la classifica combinata delle due giornate di Jerez:

Di seguito le novità messe in mostra dai costruttori nelle due giornate di Jerez.
Ducati
Nel 2022 la casa di Borgo Panigale avrà ben otto moto in griglia, più di tutti gli altri costruttori. la novità più evidente è data da uno scarico più lungo del vecchio, atto a sviluppare ancor di più la potenza della Desmosedici e renderla ancora più efficace. Presenti migliorie anche per quanto riguarda l’holeshot, ovvero il dispositivo che permette una migliore partenza, riducendo il sollevamento anteriore e comprimendo le sospensioni, dando più aderenza al bolide ed evitando la wheeling (l’impennata classica che avviene quando si parte a tutta velocità da fermo). Hardware e leva del dispositivo sono state aggiornate, non essendo più uno dei dadi ad alette collocato sulla tripla pinza inferiore. Infine sono state apportate (nei testi di Misano) modifiche per quanto riguarda una nuova carenatura, una differente presa d’aria e un pacchetto aerodinamico. Niente primo sguardo alla nuova moto in azione per il 2022, quindi dovremmo aspettare i test di Sepang previsti per febbraio.
Yamaha
La casa di Iwata è impegnata nello sviluppo del nuovo telaio per il 2022, dove sono presenti saldature aggiuntive rispetto al vecchio modello. Tutti gli sforzi sembrano ricadere sul miglioramento del grip posteriore e a limitare le problematiche relative all’anteriore. Per concludere si può notare una carenatura nuova di zecca: più liscia e tonda, senza tagliare verso l’interno.
Honda
Grandi cambiamenti e voglia di rivoluzione per l’HRC. Dopo un anno difficile e deludente, caratterizzato dall’assenza forzata di Marc Marquez, c’è voglia di cambiare rotta una volta per tutte. La nuova moto per il 2022 è nuova di zecca: motore, telaio, scarichi, sella e codone. In più il pacchetto aerodinamico e le carenature sono nuovissime. Altra novità assoluta per la casa di Asaka è sicuramente l’ammortizzatore di massa nella parte posteriore. Con il prototipo RC213V Honda conta di trovare maggior aderenza ed eliminare, almeno in parte, la propria spada di Damocle: il grip posteriore in ogni zona. Montando diversamente il motore potrà eliminare questo difetto. Infine lo scarico superiore ora è laterale e con una valvola meccanica, atta ad aiutare maggiormente il motore nella frenata.
Aprilia
Come la Ducati, anche la casa di Nohale non ha mostrato la nuova moto. Nonostante ciò ha presentato un nuovo scarico, caratterizzato da una punta tagliata, e un nuovo telaio. Provati anche tre pacchetti aerodinamici: due di questi con ali più esigue rispetto a quelle della stagione appena terminata.
Suzuki
La casa di Hamamatsu ha focalizzato tutti i suoi sforzi alla ricerca di un telaio tirato a lucido per il 2022. Questa miglioria permetterà una frenata più potente, con la possibilità di poterla attuare anche più tardi rispetto a prima. Cancellando una lacuna importante della GSX-RR.
KTM
A Misano si era già vista la grande novità della casa austriaca, ovvero un nuovo e imponente pacchetto aerodinamico. Si può notare che il bordo posteriore dell’elemento sulla carenatura laterale è dentellato, particolare che ritroviamo nella carenatura anteriore. La dentellatura aiuta a smistare ottimamente l’aria, agendo come vortice, per ridurre sensibilmente la resistenza, migliorando quindi la RC16.