Toprak conquista il successo mondiale ponendo fine alla supremazia di Rea durata ben sei anni. Il Cannibale si consola mettendo a segno una doppietta in Indonesia. Scorpacciata per la casa di Iwata: titolo Piloti, Team e Costruttori.

Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) è il nuovo campione del mondo di MOTUL FIM Superbike 2021, la competizione più importante delle derivate di serie, battendo Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK), re incontrastato che deteneva lo scettro da ben sei anni. Il Cannibale è stato costretto ad abdicare, rinunciando al sogno del settimo mondiale consecutivo. Enorme la soddisfazione di Razgatlioglu: “Oggi non è stata una gara facile per me, tutto quello che potevo fare era dare il mio meglio e ora siamo campioni del mondo, non è stato facile dato che a volte siamo caduti o abbiamo avuto qualche problema ma adesso siamo qui”. Infine la commovente dedica: “Questa vittoria va a mio papà. Oggi sono davvero contento, per me quella di oggi è una giornata incredibile. Lui mi diceva sempre: “Toprak diventerà campione del mondo“. È scomparso quattro anni fa ma oggi siamo campioni del mondo e tutto questo è per lui”.
Chiude in bellezza anche la Yamaha. La casa di Iwata, oltre ad aver vinto il titolo Piloti, ha portato a casa anche il trofeo per Team e Costruttori. Tale successo mancava dal 2007, quando detronizzò la Honda battendola di 28 punti. La Kawasaki vede così sfumare il traguardo dei sei mondiali consecutivi, fermandosi a cinque. La Yamaha mette a referto 607 punti, staccando Ducati di 14 tacche e agguantando il titolo di Costruttori 2021 del WorldSBK dopo quattordici anni.

Gara1 e Gara2
Domenica 21 novembre, al Pertamina Mandalika International Street Circuit, in Indonesia, va in scena l’ultimo round dell’anno, dopo che la direzione di gara si è vista costretta a rinviare la tappa asiatica (originariamente in programma sabato 20 novembre) per un violento acquazzone, cancellando di fatto la Tissot Superpole Race di dieci giri, che avrebbe assegnato ben dodici punti al vincitore. Una doccia fredda per Rea che, non avendo possibilità di concorrere per cercare di agguantare quella dozzina di punti vitali, si ritrova a dover rincorrere il rivale turco con trenta lunghezze da recuperare, rendendo la missione altamente ardua. Nonostante un meteo ancora ballerino e tratti di circuito bagnati, in Gara1 i piloti hanno optato per gomme slick e non scanalate. Già dalle prime battute la gara è emozionante e l’adrenalina è alle stelle: Razgatlioglu dà vita a un duello serrato con Rea, al quale prendono parte anche Scott Redding (Aruba.it Racing – Ducati), Axel Bassani (Motocorsa Racing) e Tom Sykes (BMW Motorrad WorldSBK Team). Brivido di spavento per il neo campione turco a otto giri dal termine: a causa di un largo ha rischiato la clamorosa caduta, ma è stato eccezionale a riprendere il controllo della sua Yamaha YZF R1. A comandare la testa del gruppo è l’ormai ex campione irlandese, piantonato da Redding che prima riesce a scalzarlo, poi a cinque giri dal termine molla il colpo e il Cannibale si rifà davanti, non abbandonando più la leadership. A due tornate dal termine l’inglese cede anche al ritorno di Toprak, che conclude secondo in Gara1, basta questo per laurearsi matematicamente campione del mondo. In quarta e quinta posizione i nostri Andrea Locatelli (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) e Alex Bassani (Motocorsa Racing), a seguire Van Der Mark (BMW Motorrad WorldSBK Team), Bautista (Team HRC) e Davies (Team Goeleven), che saluta per l’ultima volta il mondiale Superbike.
In Gara2 Rea firma la doppietta personale, togliendo a Redding il primo posto da sotto al naso all’ultima tornata, confermandosi il leader della trasferta indonesiana, il neo campione si piazza quarto, tra l’inglese e il turco si piazza l’olandese Van Der Mark. A seguire Gerloff (GTR Yamaha WorldSBK Team), Nozane (GTR Yamaha WorldSBK Team) e il bergamasco Locatelli (con un ottimo quarto posto in classifica generale). Chiude la top ten Vinales (Orelac Racing Verdnatura) e Bautista.
