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SBK: Bulega, il leader!

E’ stato il Circuit de Barcelona situato nell’immediata periferia della capitala catalana,  ad ospitare il secondo dei dodici round del WSBK 2024, il mondiale riservato alle moto derivate di serie. Le quattordici curve adagiate sulla collina di Montmelò hanno fatto da quinta a sorpassi mozzafiato alcuni dei quali da considerare come vere perle per gli appassionati delle due ruote. Ma iniziamo dalla fine e cioè da chi, dalla Catalunya, è tornato a casa leader della classifica e lo fa da rookie, da debuttante, da esordiente nella classe regina: Nicolò Bulega. Per quanto concerne le gare lunghe, escludendo quindi le Superpole Race, il giovanissimo pilota emiliano, già Campione del Mondo lo scorso anno della WSSP, ha collezionato tre podi, un primo e due secondi posti, portando la sua Ducati Panigale in testa alla graduatoria iridata. Niente male anche in considerazione del fatto che è riuscito a mettersi alle sue spalle il compagno di squadra Alvaro Bautista che, il mondiale SBK, lo ha vinto nelle ultime due stagioni. Ma torniamo a Montmelò ed alle spettacolari gare che hanno caratterizzato il week end catalano. Dicevamo di sorpassi e tra tutti come non citare quello che tanto ha ricordato il duello Rossi-Lorenzo nel 2009, quello definito impossibile dall’allora due commentatori Reggiani-Meda, all’ultima curva? Questa volta i protagonisti sono stati Toprak Razgatlioglu ed Alvaro Bautosta con lo spagnolo che iniziata la ultima vuelta in testa, ha dovuto abdicare a favole del turco per la sua prima vittoria in sella alla BMW. Razgatlioglu, in precedenza, si era reso protagonista di un altro sorpasso a dir poco indimenticabile, sopravanzando alla 8 Andrea Iannone ed Alex Lowes, il tutto in una colpo solo. Ma ancora Bautista su Locatelli, Lowes su Bulega e tanti altri; non sono mancate, come di consueto, manovre al limite con il coltello tra i denti e piloti finiti nella ghiaia.

Ma veniamo alla cronaca con una Superpole dominata da Toprak Razgatlioglu capace di fermare il cronometro sull’1’39”489 per una media superiore ai 168 km/h ed una velocità massima di ben 326, 3 km/h, la prima in assoluto, segno che la sua BMW M1000RR inizia a marciare come si deve; dietro il turco hanno chiuso Nicolò Bulega ed un ottimo Andrea Iannone che, al rientro dopo quattro anni di inattività, sembra non pagare nessun gap con gli avversari. Pronti via ed in Gara1, come abbiamo visto, è stato proprio il turco ad aggiudicarsi la vittoria davanti alla coppia Ducati ufficiale Bulega-Bautista. Nella Superpole Race, Toprak ha concesso il bis ma, questa volta, sul podio sono saliti Iannone ed ancora Bautista. Il pilota di Talavera della Reina è tornato invece alla vittoria in Gara2 quando ha preceduto Bulega e Razgatlioglu. In questo caso c’è da segnalare la bellissima rimonta di Danilo Petrucci in sella alla Ducati del Team Barni che, partito bel oltre la metà dello schieramento, ha concluso quinto nella classifica generale ma primo tra gli Indepemdent. Dopo due round, il mondiale vede al comando Davide Bulega seguito da Alvaro Bauttista ed un sorprendente Alex Lowes su Kawasaki che sembra essersi tolto il peso di avere un compagno di squadra come Jonathan Rea. L’inglese, dal canto suo, sembra invece non aver preso ancora le misure della sua Yamaha R1. Il sei volte Campione del Mondo infatti, è riuscito a collezionare soltanto 8 punti e, per il momento, compare nella zona bassa della classifica. Anche il suo compagno di squadra, Andrea Locatelli ormai alla terza stagione sulla moto ufficiale della Casa di Iwata, sembra faticare nel tenere il passo dei migliori ed attualmente è preceduto anche dai privati Iannone e Petrucci che sono divisi da appena 4 punti. Tra i costruttori la lotta è tutta tra Ducati e BMW anche se il distacco è già di 26 lunghezze a favore delle Rosse di Borgo Panigale. Non solo SBK a Barcellona con la WSSP che ha visto il ritorno al Successo di Stefano Manzi in Gara2 che già al sabato però, aveva raccolto una ottima seconda piazza alle spalle di Huertas; bene anche Schrotter e un Mahias con quest’ultimo che dopo il suo ritorno nella categoria, si è tolto la soddisfazione di un terzo posto nella gara della domenica. Yari Montella, vero mattatore del round australiano invece, in Catalunya non ha brillato e non è andato oltre due quarti posti che comunque gli permettono di posizionarsi il testa alla classifica iridata. Gare combattute anche nella 300 con una classifica che vede lo spagnolo Iglesias precedere Satya e Buis; bella la sorpresa Garcia Gonzalez che in Gara2 si è giocato la vittoria al fotofinish in sella alla Kove, moto cinese con grandi ambizioni. Adesso team e piloti godranno di una pausa di un mese; l’appuntamento è per il week end del 19-21 aprile sul tracciato di Assen, La Cattadrale della velocità, dove si correrà il Dutch TT.

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Roberto Pagnanini
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