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SBK: Alvaro Bautista ritorna leader, la Ducati domina in SBK e WSSP600

Non sono bastati di certo maltempo e pioggia a rovinare lo spettacolo del Dutch TT, un evento pieno di storia, tradizione e passione che si corre ormai da tempo immemorabile su uno dei circuiti più belli del mondo, su quello che viene riconosciuto da tutti come la Cattedrale della Velocità, il circuito di Assen nel nord dell’Olanda. Dal 1992, era la allora quinta edizione del mondiale dedicato alle derivate di serie, ad oggi, con la sola esclusione del 2020 in piena pandemia, la SBK ha sempre corso sul Circuit van Drenthe, un tracciato che negli anni ha subito delle grandi modifiche. Basti pensare che dal 1925, anno della sua costruzione, sino ad oggi, la lunghezza è passata dagli oltre ventotto chilometri agli attuali 4542 metri per un totale di 18 curve delle quali 12 destre e 6 sinistre. Un tracciato da sempre pensato esclusivamente per le due ruote e che è l’unico al mondo ad aver ininterrottamente ospitato, anche in questo caso con l’eccezione nel 2020 per il Covid19, tutti i GP del Motomondiale, sin dal 1949, anno della prima edizione. Come dicevamo, il tempo non è stato clemente ma questo non ha scoraggiato gli appassionati; pioggia, freddo e vento non hanno lasciato scampo ne al pubblico ne, tanto meno, ai piloti che si sono trovati a dover aggiungere alle tante incognite, anche quella legata alla scelta degli pneumatici. Per quanto riguarda la classe regina c’è da segnalare subito la bella Superpole conquistata da Jonathan Rea in sella alla Yamaha R1 ufficiale, la sua 44° in carriera, la prima sulla moto di Iwata; una pole conquistata sul bagnato, con condizioni incerte e che lo ha visto precedere nell’ordine Nicolò Bulega con la Ducati e Toprak Razgatlıoğlu su BMW.  Anche Gara1 si è disputata con la pista in condizioni critiche, una gara pazza vinta dal rookie Nicholas Spinelli salito per l’occasione sulla moto lasciata libera da Danilo Petrucci, vittima di un incidente durante un allenamento con la moto da cross e quindi assente nel round olandese. Spinelli si è imposto grazie alle scelta effettuata dal suo team di mandarlo in pista con gomme intermedie grazie alle quali ha potuto subito accumulare un notevole vantaggio sugli avversari che poi ha saputo amministrare; un grande aiuto lo ha avuto poi dall’esposizione della bandiera rossa decisa dalla race Direction causa l’olio lasciato dalla moto di Andrea Locatelli dopo la rottura del motore. A fare compagnia sul podio al giovanissimo pilota abruzzese sono stati Razgatlıoğlu e Bautista. Nella SuperpoleRace si è assistito invece ad una bella rimonta dello spagnolo che, sulla pista asciutta, è riuscito a recuperare sino a sorpassare il compagno di squadra Bulega al penultimo giro; il gradino più basso del podio è stato invece ad appannaggio di Lowes su Kawasaki. Gara2, che tra le altre cose è coincisa con la 950° della storia del WSBK nato nel 1988, ha visto primeggiare Razgatlıoğlu che si è imposto su due volta Campione del Mondo Bautista e Remy Gardner al suo primo podio nelle derivate di serie. Sempre in Gara due c’è da segnalare il contato tra gli ex compagni di squadra Rea e Lowes già alla prima curva. I risultati del week end hanno ridisegnato la classifica generale che vede lvaro Baustosta riconquistarne la vetta a quota 123 con sei lunghezze di vantaggio su Razgatlıoğlu e quattordici su Nicolò Bulega, anche lui in sella alla Ducati Aruba. Nella speciale classifica dei privati, Iannone allunga su Petrucci, vista anche la sua assenza nel round olandese, che porta il distacco a diciassette punti. Tra le Case domina la Ducati su BMW e Kawasaki. Oltre la classe regina sono scesi in pista anche i piloti della WSSP e della WSSP300 che esattamente come quelli della SBK, hanno dato vita a gare combattutissime ed incerte. Doppio podio per Huertas nella 600, un primo ed un secondo posto, e grande soddisfazione per l’olandese van Strarlen che si è aggiudicato la corsa della domenica. La classifica iridata vede quattro piloti in due punti con Huertas primo a 86,  gli italiano Montella e Manzi a pari merito a 85 e Shcroetter a 84. Per ciò che concerne la WSSP300, dominio spagnolo in Race1 con Mogeda, Calatayud ed Iglesias che monopolizzano il podio e con Mogeda che replica in Race2. Da segnalare il brutto incidente occorso a Kevin Sabatucci che all’ultimo giro di Gara1 è caduto riportando la frattura scomposta del femore destro; Sabatucci è stato operato presso l’ospedale di Groningen ed ha fatto già ritorno in Italia. L’iridata vede Mogeda primeggiare con 63 punti contro i 57 di Iglesias mentre il terzo, il ceco Svoboda, segue a quota 53.

Il WSBK rispetterà adesso una pausa di quasi due mesi dato che team e piloti torneranno in pista nel week end dal 14 al 16 giugno per quello che sarà il Gran Premio dell’Emilia Romagna e che si disputerà sul Misano World Circuit di Misano Adriatico.

di Roberto Pagnanini

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