Grande spettacolo nella gara di esordio MotoGP 2022 a Losail. Italia protagonista. Dubbi e aspettative dei player principali
Come sempre, la gara inaugurale svela molti dubbi circa i reali valori in campo, conferma o smentisce le aspettative e allo stesso tempo lascia degli interrogativi da risolvere nel proseguo del campionato MotoGP 2022.
Partendo dai dubbi, quelli di Fabio Quartararo, campione del mondo in carica, circa la competitività della sua Yamaha Factory si sono drammaticamente confermati. Solo nono al traguardo senza contare il ritiro di ben tre Ducati ufficiali. Si pone dunque il primo interrogativo su come la casa di Iwata intenderà colmare questo gap che sembra distribuito un po’ in tutti i reparti.
I dubbi Ducati, circa la competitività della versione 2022, rimangono. Il guizzo in qualifica di Jorge Martin non basta a far dimenticare che l’unica Ducati che è andata forte, fortissimo, in gara è stata quella di Enea, che come tutti sanno è la versione 2021. Si pone dunque il secondo interrogativo su come la casa di Borgo Panigale possa convincere i propri piloti Factory che il problema sia solo di messa a punto.
I dubbi Honda, circa il grado di performance della moto più rivoluzionata della stagione, si sommano a quelli sulla condizione fisica di Marc Marquez e sulla costanza di rendimento di Pol Espargaro. Al netto delle scelte tecniche e di messa a punto operate a Doha.
Per quanto riguarda le aspettative, direi che quelle Suzuki sono state abbastanza deluse. Nonostante l’arrivo di Livio Suppo e un sensibile miglioramento delle prestazioni del motore, la coppia spagnola Rins/Mir ha perso la capacità fare la differenza sul passo gara soprattutto nelle fasi finali.
In casa Aprilia, da un lato si conferma l’aspettativa di colmare il gap con i più forti e anche la consistenza di Aleix Espargaro, motivato e concentrato; dall’altro lato purtroppo si conferma l’incapacità di Maverick Viñales di affrontare i problemi senza trasformarli in una persecuzione personale. Il distacco dal compagno di squadra è ingiustificabile.
Per quanto riguarda le perplessità sollevate dalla compagine KTM, la prestazione positiva, anche un po’ a sorpresa, del solo Brad Binder, non quadra con i risultati dei test pre-season. Pertanto concediamo il beneficio del dubbio e aspettiamo le successive gare per una valutazione più obbiettiva.
Appuntamento a Mandalika per il prossimo Gran Premio di Indonesia che ospita la MotoGP dopo 25 anni.